Pet Therapy, orgoglio e impegno dell’ACISMOM
3 Giugno 2021
Nel panorama sanitario regionale, l’Ospedale San Giovanni Battista è una delle pochissime strutture sanitarie in grado di praticare, all’interno del proprio centro, la Pet Therapy. Questa innovativa tecnica riabilitativa è risultata fondamentale durante la fase pandemica nei pazienti che hanno dovuto affrontare la fase post e long Covid-19.
Il San Giovanni Battista ha come consulenti gli infettivologi dello Spallanzani, “con i quali abbiamo un ottimo rapporto – spiega Anna Paola Santaroni – da questo è nato il nostro desiderio d’aiutare in un momento così difficile come la pandemia”. E quindi, aggiunge, “senza creare difficoltà alla Regione e a nessuno, visto che il codice è lo stesso della riabilitazione che facciamo, siamo riusciti a prendere i pazienti che ne avevano bisogno”. Un impegno che Santaroni racconta con orgoglio: “Questo ha aiutato la struttura dello Spallanzani, e soprattutto la società”.
Nel maneggio ci si diverte. I pazienti si affidano ai terapisti e ai cavalli, lavorano, giocano e stanno insieme: non sembra soltanto riabilitazione, o forse è davvero così, per tutti questi motivi, la migliore riabilitazione. Ci teneva troppo, la Direttrice. Perché non s’è mai dimenticata: “All’inizio della pandemia sono stata ricoverata allo Spallanzani, e ho visto sia la disperazione del paziente, vivendola io in prima persona, sia la difficoltà dei medici anche a dimettere questi pazienti”.
L’Ospedale San Giovanni Battista è specializzato in riabilitazione neurologica e motoria e integrato con il servizio pubblico, gestisce circa 2.400 ricoveri l’anno. Dispone di 240 posti letto, dei quali 199 di degenza ordinaria di Medicina fisica e riabilitativa, 20 posti di degenza ordinaria di Neuroriabilitazione per gravi cerebrolesioni acquisite dell’adulto, 21 di day hospital di Medicina fisica e riabilitativa.