Sole e malattie cutanee. Si avvicina l’estate, ecco alcuni consigli della dermatologa e virologa, la Dott.ssa Orazia D’Agata
10 Maggio 2023
Il sole è un alleato prezioso per la salute del nostro corpo, apporta notevoli benefici alla pelle e all’intero organismo: aiuta a combattere e contrastare l’insorgenza di diverse problematiche.
Solo un’esposizione al sole attenta e corretta, però, può garantire un sereno godimento di questi benefici: i raggi solari possono provocare seri danni e malattie della pelle, se non sono schermati da una protezione adeguata.
Dottoressa D’Agata, come è cambiato il ruolo del dermatologo nella cura delle malattie cutanee?
Nell’ultimo decennio è cambiato notevolmente. In passato la chimica aveva un ruolo principale, oggi grazie alla tecnologia possiamo avvalerci di strumenti di ultima generazione, come la dermatoscopia e la microscopia confocale.
La prima, è una tecnica non invasiva rivolta alla diagnosi precoce del melanoma basata su uno strumento ottico chiamato appunto dermatoscopio, che permette di osservare modelli sub-cutanei non visibili ad occhio nudo favorendone il riconoscimento.
La seconda, estremamente efficace, ci aiuta molto nella diagnosi, si tratta di una metodica diagnostica non invasiva che consente di avere informazioni in tempo reale sul tipo di cellule che compongono una determinata lesione della cute, senza dover ricorrere alla biopsia.
Andiamo incontro alla bella stagione, quali sono i consigli da seguire per una corretta esposizione del nostro corpo ai raggi solari?
Applicare degli schermi solari sul corpo e rinnovarli ogni due ore perché più passa il tempo più perdono di efficacia e consiglio sempre di proteggere il capo con dei cappellini ed evitare assolutamente docce solari e creme abbronzanti.
Anche nella dermatologia la prevenzione gioca un ruolo chiave.
Assolutamente sì. Un’ottima prevenzione passa sicuramente attraverso una corretta alimentazione, c’è una correlazione positiva nel prevenire malattie della pelle attraverso il cibo, per questo suggerisco di assumere alimenti a base di carenatoidi, vitamina A, frutta e verdura di colore rosso, giallo e arancione.
C’è una fascia di età più a rischio per le patologie cutanee?
Dagli ultimi studi l’insorgenza di tumori è aumentata soprattutto nella fascia di età che va dai 45-60.
Questo aumento a cosa è dovuto?
All’esposizione cronica al sole soprattutto nell’età adolescenziale, in passato è mancata una mentalità, una concezione culturale che proteggesse il nostro corpo dal sole, invece di utilizzare protezioni solari si esagerava con gli abbronzati, come le ore di esposizione al sole anche negli orari più caldi della giornata favorendo così scottature e di conseguenza malattie della pelle.